La legge di dio e la legge degli uomini. Prospettive di (Children's) Law and Literature

• Author: Alessandra Cordiano
• Profession: Associata di Diritto Privato, Università degli studi di Verona
• Pages: 79-90

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LA LEGGE dI dIO E LA LEGGE dEGLI UOmInI.

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Associata di Diritto Privato, Università degli studi di Verona,

e-mail: alessandra.cordiano@univr.it

Il romanzo dello scrittore britannico Ian McEwan, a dispetto della travisante

traduzione scelta dall’editore italiano, si intitola “The Children Act” 1, esplicitando

sin da subito la volontà di centrare il tema del racconto sulla protezione delle

persone minori e sul perseguimento del loro preminente interesse. Il romanzo

in parola rappresenta, per questa ragione, l’occasione per provare a delineare la

casistica di maggior rilievo in tema di diritto familiare minorile, là trattata solo

apparentemente in maniera sommaria, tentando al contempo di offrire una griglia

assiologica di riferimento alla luce, ove possibile, di una interessante comparazione

fra il modello italiano e quello inglese.

Ciò dovrebbe condurre alla ricostruzione di quella che viene efficacemente

definita la “protezione civile del minore”, che comprende una serie di strumenti,

professionalità, ruoli e competenze molto diversificate (autorità giurisdizionali,

amministrazioni locali, organi esecutivi, servizi sociali e privato sociale), tutti

orientati al perseguimento del miglior interesse del minore, collocandosi in

contesti tradizionalmente noti, quali quelli giudiziari, ma offrendo pure modelli di

risoluzione, di composizione e di prevenzione dei conflitti stragiudiziali.

Letto con le lenti di un giurista, il romanzo inglese si gioca essenzialmente su

due piani: un primo piano strutturale delinea il sistema giudiziario inglese nelle

competenze familiaristiche e le norme di origine statutaria e di provenienza

giurisprudenziale, che tratteggiano lo statuto giuridico del minore, come parte

sostanziale e come parte processuale dei procedimenti giurisdizionali che lo

riguardano. Di queste norme, come di altre, fa uso sapiente il Giudice della High

1 I. ME, e Children Act, New York, 2014, d’ora in poi, nelle citazioni “TCA”; nella

versione italiana, “La ballata di Adam Henry”, Torino, Einaudi 2014.