Modernità e trasformazione del diritto penale dell'ambiente. Una prospettiva comparata

AuthorCecilia Valbonesi
ProfessionDocente di Diritto dell'ambiente e di Protezione Civile Università di Firenze
Pages273-290
MODERNITÀ E TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO
PENALE DELL’AMBIENTE.
UNA PROSPETTIvA COMPARATA
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Docente di Diritto dell’ambiente e di Protezione Civile
Università di Firenze
Sommario: I. Introduzione; II. Principio di legalità e tutela dell’ambiente: un incontro
mancato; III. Crisi della legalità e discrezionalità giudiziaria; IV. Gli incerti
confini dell’offesa all’ambiente; V. Le derive della colpevolezza ambientale;
VI. La necessità di una trasformazione della tutela penale dell’ambiente in
una prospettiva comparatistica; VII. Per una nuova etica penale dell’ambiente.
I. INTRODUZIONE
Il titolo del convegno, “modernità e trasformazione del diritto penale”,
indica già in sé un possibile approccio al tema della tutela penale dell’ambiente,
suscettibile di assumere due volti profondamente diversi, destinati ad essere
affrontati in una riflessione dall’andamento necessariamente dicotomico.
Ad una parte destruens, nella quale si possono evidenziare le criticità e la
mancanza di adeguatezza del sistema normativo rispetto alle esigenze della
modernità, è opportuno affiancare una parte construens nella quale proveremo
ad immaginare alcune linee di sviluppo del sistema, potenzialmente in grado
di diradare un quadro altrimenti caratterizzato da tinte altamente fosche.
In ogni caso, un caveat è d’obbligo.
Il tema della tutela penale dell’ambiente presenta risvolti pressoché
sconfinati. Ragioni di economia espositiva impongono di selezionare solo
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alcuni aspetti problematici di un sistema sul quale convergono le istanze
di una postmodernità che reclama risposte adeguate a rischi connotati da
quella forte incertezza epistemologica foriera di decisioni disfunzionali, tanto
legislative quanto giudiziarie, rispetto agli obiettivi di tutela 1.
Incertezza che talvolta fa da sfondo ma, molto più spesso, permea le
disposizioni alle quali il nostro ordinamento affida la tutela dell’ambiente. Si
tratta, come noto, di un triplice sistema di incriminazioni che si articola nel
Testo Unico Ambiente, d.lgs. 152 n. 2006, oggetto di continue modifiche, nel
paradigma del disastro innominato, anche colposo, previsto dagli artt. 434
e 449 c.p., e nelle norme del Titolo VI bis del codice penale, artt. 452 bis e
seguenti, introdotto con la legge n. 68 del 2015.
L’intero complesso normativo presenta, tuttavia, evidenti e gravi profili di
frizione con i superiori principi di legalità, offensività e colpevolezza in grado
di inficiare la tenuta complessiva di un sistema di tutele quanto mai centrale
anche alla luce delle istanze sociali che il tema dell’ambiente veicola 2.
II. PRINCIPIO DI LEGALITÀ E TUTELA DELL’AMBIENTE: UN
INCONTRO MANCATO
Il primo e più evidente contrasto si consuma sul terreno della legalità e
coinvolge la tecnica di tutela prescelta la quale appare, da un lato, affidata
ad una formulazione normativa priva di contorni di determinatezza e
dall’altro, strutturata sul rinvio a fonti secondarie come provvedimenti di
carattere autorizzatorio o a valori soglia, indicati da fonti normative o da
atti amministrativi, ai quali è affidato il referente di valore della fattispecie e la
latitudine del raggio di tutela della stessa 3.
1 In merito all’incidenza dell’incertezza epistemologica sul rischio si veda, per tutti, A.
Cerase, Rischio e comunicazione. Teorie, modelli, problemi, Egea, Torino, 2017, 89 ss. dove l’Autore
spiega la centralità della riflessione offerta da F.H. Kinght, Risk, Uncertainty and Profit, Boston,
1921. Di assoluto rilievo anche le considerazioni offerte da U. Beck, Conditio humana. Il rischio
nell’età globale, Cacucci, Bari, 2011, in particolare, per quanto qui di interesse, 13-25, 31-33 cap. 11.
2 Tutti evidenziati con estremo nitore da C. Bernasconi, Il reato ambientale. Tipicità,
offensività, antigiuridicità, colpevolezza, Pisa, ETS, 2008, 169 ss. e da A. Gargani, Il rischio nella
dinamica dei reati contro l’incolumità pubblica e nei reati di pericolo astratto, in G. De Francesco - G.
Morgante (a cura di), Il diritto penale di fronte alle sfide della «società del rischio». Un difficile rapporto
fra nuove esigenze di tutela e classici equilibri di sistema, Giappichelli, Torino, 2017, 25; Id., Jus in
latenti. Profili di incertezza del diritto penale dell’ambiente, in Criminalia, 2019, 111 ss.; Id. Fattispecie
deprivate. Disastri innominati e atipici in materia ambientale, in Leg. pen, 3 febbraio 2020.
3 Come evidenziato da A. Gargani, Jus in latenti. Profili di incertezza del diritto penale
dell’ambiente, cit.,112 e nello stesso senso già C. Pedrazzi, Profili penalistici di tutela dell’ambiente, in

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