Le categorie di creditori nella crisi di insolvenza di un banchiere in due testi di Ulpiano: D. 16.3.7.2-3 (Ulp. 30 ad ed.) e D. 42.5.24.2 (Ulp. 63 ad ed.). Osservazioni sulle interpretazioni moderne e su quella di Benvenuto Stracca

AuthorAldo Petrucci
ProfessionUniversità di Pisa
Pages179-196
Le categorie di creditori nella crisi di insolvenza
di un banchiere in due testi di Ulpiano:
D. 16.3.7.2-3 (Ulp. 30 ad ed.) e
D. 42.5.24.2 (Ulp. 63 ad ed.).
Osservazioni sulle interpretazioni moderne
e su quella di Benvenuto Stracca.
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Università di Pisa
Resumen: El presente artículo trata sobre dos famosos textos de Ulpiano en tema
de insolvencia de un banquero, y de prelación de sus acreedores en el
procedimiento concursal. Después de haber expuesto sus contenidos, la
primera parte analiza las distintas opiniones de la doctrina moderna, que
durante el siglo XX, intentaron conciliar sus aspectos contradictorios
principalmente por medio de la crítica interpoladora. En cambio, en la
segunda parte se indica el modo con el que los utilizó Benvenuto Stracca en
el siglo XVI, como base autorizada para apoyar a las soluciones en torno a
los problemas del orden de preferencia de los acreedores, que existían en las
quiebras de su época. El artículo termina con una breve comparación entre los
dos distintos métodos.
Palabras clave: Derecho romano, insolvencia de los banqueros romanos, procedimiento
concursal, orden de preferencia de los acreedores, Benvenuto Stracca,
Tractatus de Conturbatoribus sive Decoctoribus.
Abstract: This paper deals with two Ulpian’s well-known texts about the insolvency
of Roman bankers and the pre-emption rights of their creditors. After a short
explanation of their contents, the first part takes into consideration some
modern scholars’ different opinions, that in the 20th century aimed to conciliate
contradictory aspects of Ulpian’s words making use of the interpolation
critique. In the second part the focus is on how Benvenuto Stracca referred to
these texts in the 16th century, as a reliable base to resolve problems concerning
the creditors’ pre-emption rights in bankruptcies of his times. The paper ends
with a short comparison between the two methods.
180 ALDO PETRUCCI
Keywords: Roman law, Roman bankers’ insolvency, insolvency procedure, creditors’
pre-emption rights, Benvenuto Stracca, Tractatus de Conturbatoribus sive
Decoctoribus.
Abstract: Il presente articolo tratta di due noti testi di Ulpiano in tema di insolvenza di
un banchiere e di prelazione dei suoi creditori nel procedimento concorsuale.
Dopo averne esposto il contenuto, la prima parte analizza le diverse
posizioni della dottrina moderna, che durante il XX secolo hanno cercato
di conciliare i loro aspetti contraddittori, ricorrendo soprattutto alla critica
interpolazionistica. Nella seconda parte, invece, si indica il modo con cui di
essi ha fatto uso Benvenuto Stracca nel XVI secolo come base autoritativa per
supportare le soluzioni circa i problemi dell’ordine di preferenza dei creditori
esistenti nei fallimenti della sua epoca. L’articolo termina con un breve
confronto tra i due metodi.
Parole chiave: Diritto romano, insolvenza dei banchieri romani, procedimento concorsuale,
ordine preferenziale dei creditori, Benvenuto Stracca, Tractatus de
Conturbatoribus sive Decoctoribus.
Sommario: 1. I due testi nella versione conservata nel Digesto. - 2. Le interpretazioni della
romanistica moderna. - 3. Il richiamo ai due testi nell’opera di Stracca. - 4. Brevi
annotazioni conclusive.
1. I DUE TESTI NELLA VERSIONE CONSERVATA NEL DIGESTO
Come è noto a tutti, nella grande raccolta giustinianea di iura incontriamo
quattro frammenti, dove, in modo non organico e sotto diversi aspetti, si considera
il fenomeno del fallimento di una banca e le sue conseguenze per quanti avevano
affidato ad essa il proprio denaro. Pur nella loro parzialità e frammentarietà, questi
testi hanno da sempre attirato l’attenzione degli studiosi moderni, le cui prese di
posizione esamineremo di seguito.
Fra di essi rivestono la maggiore importanza i due di Ulpiano 30 ad ed.
D. 16.3.7.2-3 e 63 ad ed. D. 42.5.24.2 per i dettagli che ci forniscono sulle varie
categorie di creditori 1. Nel primo si dice:
Quotiens foro cedunt nummularii, solet primo loco ratio haberi depositariorum,
hoc est eorum qui depositas pecunias habuerunt, non quas faenore apud
1 Gli altri due sono di Papiniano 9 quaest. D. 16.3.8, di cui parleremo oltre nel testo (§ 2), e
di Scevola 5 dig. D. 14.3.20, relativo alla responsabilità verso i creditori insoddisfatti di un liberto
preposto ad una mensa nummularia, sul quale rinvio a WACKE Andreas Die adjektizischen Klagen
im Überblick I: Von der Reeder- und der Betriebsleiterklage zur direkten Stellvertretung, in ZSS 111
(1994), 347-349, che si ricollega a GLÜCK Christian Friedrich Commentario alle Pandette XIV –
XV, trad. it. P. Bonfante, Milano 1907, 67-68 e nt. 59; PETRUCCI Aldo, L’impresa bancaria: attività,
modelli organizzativi, funzionamento e cessazione, in CERAMI Pietro – PETRUCCI Aldo, Diritto
commerciale romano. Profilo storico, Torino 20103, 173-175.

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