Aciertos y desaciertos en la construcción de un derecho contractual europeo

• Author: Alessio Zaccaria
• Profession: Professore Ordinario di Diritto civile - Direttore del Centro per lo studio e l’insegnamento Diritto privato europeo dell’Università di Verona
• Pages: 27-33

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Gli organizzatori di questo Convegno mi hanno chiesto di tenere oggi una relazione dedicata a los aciertos y desaciertos en la construcciòn de un Derecho contractual europeo: di tenere una relazione dedicata, cioè, come si direbbe nella mia lingua, ai successi e agli insuccessi nella edificazione di un diritto contrattuale europeo.

Ne parlerò volentieri. Ma nella veste, che da qualche tempo ho deciso di assumere, più che altro di spettatore di quanto va accadendo. Alcuni primi attori di questa vicenda prenderanno la parola fra breve. Sono membri dell’Acquis Group: il gruppo certamente oggi più in vista, insieme allo Study Group on a European Civil Code, fra quelli che si dedicano alla costruzione del diritto privato europeo. Io invece, oltre che Direttore del Centro per il Diritto privato europeo dell’Università di Verona, ho partecipato e partecipo alla elaborazione di questo diritto soltanto nella veste di fellow dell’European Centre of Tort and Insurance Law e in quella di componente del Beirat della Zeitschrift für Gemeinschaftsprivatrecht.

Si tratta di una scelta, questa di essere fondamentalmente spettatore, legata proprio, fra l’altro, ai successi e agli insuccessi nella costruzione del diritto privato europeo, e proverò, pertanto, qui a spiegarvela.

Vedete, più di dieci anni orsono, inaugurando l’anno accademico della mia Università, tenni una lezione dedicata al tema di oggi, alla costruzione, appunto, del diritto privato europeo. Ero convinto, allora, e lo dissi, che l’Unione europea, quale autonoma entità geopolitica, necessitasse di un proprio diritto privato. Non potevo pensare altrimenti: frequentavo abitualmente l’Università di Regensburg, dove ancora aveva la sua cattedra Reinhard Zimmermann e si «fabbricava» la Zeitschrift für Europäisches Privatrecht; avevo appena rice- vuto, fresco di stampa, l’Europäisches Vertragsrecht di Heinz Kötz; era nata da pochissimo, in Italia, «Contratto e impresa Europa». Vivevo immerso nelPage 28contagioso clima d’entusiasmo che animava le iniziative appena ricordate, come tante altre. Davanti ai nostri occhi volteggiava la chimera del ius commune, e, come fanno tanti bambini che giocano all’allegro chirurgo o al prestigiatore in erba, si giocava al piccolo Irnerio e al piccolo Accursio.

Poi qualcuno ha forse cominciato a credere di poterlo veramente diventare, un nuovo Irnerio o un nuovo Accursio: ma questa è un’altra storia, sulla quale non credo che valga la pena di soffermarsi. Sono altri i fatti che meritano piuttosto la nostra attenzione.

Die wissentschaflichen Ansätze zur Erforschung des europäischen Privatrechts haben in den letzten Jahren derart exponential zugenommen, dass es schon ein Forschungsprojekt für sich wäre, diesen Prozess zu begleiten und zu bewerten

. Sono, queste, le parole, con cui inizia l’articolo di fondo, di Hans Micklitz, posto in apertura del primo numero del 2007 della Zeitschrift für Gemeinschaftsprivatrecht.

Il gioco del piccolo glossatore ha avuto dunque un grande successo! Quasi quanto quello dell’allegro chirurgo...

Un successo al quale ha certamente contribuito, negli ultimi anni, anche il legislatore comunitario, con le sue comunicazioni e i suoi questionari.

Ricordiamo tutti la Comunicazione del 2001, con cui la Commissione aveva riconosciuto come la propria attività diretta all’armonizzazione del diritto privato in Europa non potesse considerarsi sufficiente per superare gli ostacoli alla realizzazione del mercato unico suscitati dalle discrepanze riscontrabili fra gli ordinamenti nazionali, e aveva prospettato una serie di possibili opzioni per risolvere i problemi che si erano venuti determinando.

Ricordiamo tutti, altresì, la Comunicazione ed il Piano d’azione pubblicati nel 2003, che erano scaturiti dalle osservazioni avanzate nei confronti di quella prima...